sabato 25 ottobre 2014

CONSENSI

Un buon modo per sapersi nel sentiero o ruolo giusto nel mondo é anche notarsi attorno tutt'altro che valanghe di consensi, e soprattutto non immediati
chi é ribelle e libero si sa anche nella storia viene per lo più impedito
ho molta fiducia ma penso che ogni ribellione e vero progresso sia un percorso un attimo più lungo e da consolidare al meglio, con esperienza e messa in gioco anche personale e concreta...tutto qui.
Folle di consensi assoluti lasciamoli a lecchini paraculo senza argomentazione, a politici urlatori, a coloro che vogliono solo dominare e trovare applausi senza sforzo o col politicamente di moda da un folto gregge a cui non intendono dar lumi veri.
Perseveriamo dunque e non molliamo in ciò in cui crediamo!


venerdì 24 ottobre 2014

COSTRUIRE

Premetto che includo in questo non certo tutti ma mi sembra a malincuore comunque una maggioranza. Premetto pure, visto che molti capiscono senza capire, che non giustifico nessuno e semmai rafforzo un discorso di indignazione e rabbia.
Scagliare pietre ai "mostri" e a quel che vogliamo gestire come "casi isolati" é sempre facile... umano anche tutto sommato, ok...sana indignazione...dai tempi del'inquisizione alle impiccagioni in pubblico, noto un mondo che quando gli gira é accalorato e pro pena di morte/tortura (o ri-apertura dei manicomi...come se ne sapeste qualcosa a riguardo...come se poi fossero stati davvero tolti... non vi accorgete di quanto siete voi deviati e cattivi con certe considerazioni?) per tragedie e violenze che feriscono me prima di voi come persona sensibile, ma poi? Quanta malvagità invero noto espressa in giro e in ogni dove e momento e con ogni modalità più o meno sottile o banale.
E' un fatto che, se non sia la causa diretta, questa società é comunque un terreno di coltura.
Invece di osservarci serenamente un poco senza condannarci sempre e capire dove si stia andando, e come ognuno di noi a suo modo stia contribuendo, come insieme o da soli poter far qualcosa di serio e bello anche per noi stessi soltanto ( aggiungo pure un altruismo ovvero essere nella quotidianità semplicemente onesti o ... ogni tanto un pochino meno legati all'interesse...un poco più buoni, che qualcosa ci restituisce in realtà e che oggi giorno é diventata quasi una parolaccia...) anche sia solo difendere a spada tratta la propria giusta e sacra felicità...sembrano essere insieme al dialogo possibilità sempre escluse di netto :-(
Porco Giuda non abbiamo tempo da perdere! Tante creature maltrattate aspettano il nostro concreto aiuto! Cambiamo cultura e mentalità ora e subito!
Ricordatevi che a prescindere o escludendo intenzionali crudeltà, siamo comunque tutti appesi a un filo sottilissimo e basta poco per renderci a nostra volta persi e malati, o inefficienti...e qualora avessimo speranze, tutti gli altri insisteranno a non darci più alcuna occasione residua. Senza arrivare a uccidere, per cui ho preghiera sicuramente solo per le vittime la cui unica colpa era esserci, magari perché donne o bambini, tuttavia vi occorreranno sbagli o ribellioni anche minimi per essere esclusi per sempre.
Occhio a questo vostro pensiero.
Io credo che agire tutti più convintamente meglio sia un modo possibile e più utile per aiutare noi in primis seppur davvero tutti stanchi e provati e anche quelle persone che non possono difendersi né lamentarsi come noi, o scappare da individui di malvagità indefinibile e senza tregua, o che non sono più tra noi per mano di gente senza più umanità e salute mentale.
Un modo per ricordarle davvero e prevenire per quanto possibile molti omicidi e scempi, con la fiducia (sì fiducia e in abbondanza) di un mondo migliore.

domenica 17 agosto 2014

SCINTILLE di Fabio Salvatore Pascale -1 parte-

Ho conosciuto Fabio tramite il gruppo fb Il mondo dello scrittore, notai la sua lode alla mozzarella e mi fece subito una gran simpatia. Non credo di aver conosciuto nessuno che abbia dedicato un sonetto a una mozzarella, ed io nemmeno anche se ho una certa poetica ammirazione per la tavola.
Sicché rimasi catapultata nel mondo di Fabio, appena chiestagli l'amicizia, mi accolse nella sua dimensione.
Un mondo che non divagava in altro che non fosse soprattutto poesia, con la sua umile pagina poetica, i suoi sonetti e diverse foto di lui immerso nella natura di montagne e alberi per come suo impiego nel corpo forestale; Essenziale, discreto, di principi solidi, e senza eccessive dispersioni o pretese al contrario di me :) 
Da qui saranno passati ormai molti mesi, Fabio mi dona in quel finire di inverno il suo libro di poesie Scintille dedicatomi e inviatomi  e così inizio a leggerne qualcosa; Intanto guardo anche qualche suo video su youtube e rimango colpita da questo suo modo d'essere per nulla ipocrita ed esente da falsissime modestie, un tipo che senza arroganza e presunzione ha solo fiducia in sé nei suoi sogni e grandi cose che sa fare.
Per quel che lo conosco il mio amico Fabio é un tipo che sa spiazzarti in questo suo singolare equilibrio, ti legge le sue poesie super convinto immerso in scenari naturali e poi parla di sé come fosse un altro illustre poeta, tra qualche esclamazione in napoletano e zero menate: Io questa modalità pascaliana la trovo adorabile e autentica!
Ma veniamo alle poesie, infatti poi lasciato lì il libro posato e non più letto con tutto il mio da fare personale e accumuli di impegni. Rimasi dell'idea che sto Pascale era molto simpatico ma pure più valutato di me. In verità non é che mi girassero gli zebedei, ero sinceramente felice per lui anche perché lo scoprivo bussarmi in chat con le sue poesie e sempre molto gentile e garbato, con sempre molto ascolto. Poi mi condivideva i suoi successi, e molto presto un pò per carattere mio un pò perché Fabio si fa voler bene ho provato molta gioia per lui e ne provo ogni volta. Ma rimanevo della presunzione che Fabio fosse anche fortunato e restando solo in superficie nemmeno vagamente toccata della verità intima e grande delle sue poesie. 
Ma oggi pomeriggio ho letto per davvero cioè oltre un'occhiata furtiva d'un mondo che sapevo già dolce e romantico . La definirei anche questa una scintilla.

La mia anima è come il vento
nascosta nel gambo
d'un girasole
che volge il suo cuore
nell'infinito spazio.

(Fabio Salvatore Pascale)

Ritenuti da me finora con quanta meno fiducia dei semplici accostamenti suggestivi di parole,  qui é descritto il cuore del poeta con pochissimi versi precisi che toccano il cuore. Perché non é un caso che Fabio scelga che la sua anima sia vento, né che sia nascosta in un girasole, e né ancora nel suo gambo, e meno ancora é casuale che scelga qualsiasi dei termini utilizzati e in che modo.
Pochi semplici versi.
La sua verità.
Con "Lasciami amare" leggo i miei umani pensieri, così piccoli quando accortami delle amorevoli spighe di grano lascio cadere un mio amore qualsiasi, e mi immagino quasi portar le braccia al cielo o fare felicemente spallucce. Questa é l'opportunità in queste scelte parole, lasciare che siano anche degli altri, ora così ora cosà. Questo é affidare una poesia al mondo, una propria creatura che diverrà lei e di altri. E con "Tempo" la sintesi di fa ancor più precisa e aperta a ogni identificazione.
Mi esce una lacrimuccia nello scoprire il Tempo d'un silenzio di rispetto e di amore, dunque sento che non mi deride, ch'egli mi aspetta con tutto il mio mare di emozioni e lo saprà fare per sempre.
La possibilità proprio per quei versi che appaiono di primo acchito vaghi e spesso d'un romanticismo parecchio dimenticato oggi giorno, non sono più di una presunta ricercata preziosità. Ma trovano in una dolcissima veste una comprensione per tutti noi, per quei comuni sentimenti ancor più soffermati e amorevoli verso le più piccole cose. Al loro senso in verità incommensurabile e alla collocazione e ruolo di queste suggestioni e sentimenti in questo soffio chiamato vita. E questa preziosità poetica, questo talento non necessita d'altro che liberarsi nel suo "battito d'ali".
Roby




lunedì 2 giugno 2014

I SAMI ovvero pensieri sull'evento Lapponia di Zhulema Mariani



Ieri sera s'è svolto l'evento Lapponia dal gruppo fb Escluso Mortimer club degli Amici.
Zhulema é una ragazza sami, per chi non lo sapesse i popoli sami vivono nella fredda Lapponia, vivendo in case costituite da tipiche tende e in modo incredibilmente semplice, essenziale e umile.
L'animo dei sami ovviamente é determinato da questi intrinsechi aspetti: Le immense distese di natura incontaminata circostante, il clima polare, la vita adattata al freddo avverso e l'inevitabile isolamento e specificità culturale. Rimasti per fortuna legati alla loro ricca tradizione, fatta anche tra le cose di canti soavi  e bellissime leggende, i sami proprio come parte di un mondo che non li nota granché o non ritenuti sufficientemente "moderni" (e non certo un mondo a minima misura loro) sono persone la cui necessaria adattabilità é anche rispetto e apertura per le differenti  culture umane.  Tutto all'opposto di un popolo ritenuto non capacissimo di integrarsi e aprirsi a novità, insomma. 
Con questo animo e questo cuore plasmato dal clima freddo ovattato e pungente e dalle piccole grandi faccende quotidiane, dallo stare insieme e dal rispetto per gli amici animali (lupi, renne per citarne qualcuno e oltre che amici grandi aiutanti per la comunità sami), io credo che inevitabilmente in ogni sami si riconosce prima o poi, chi in un modo chi nell'altro, questo esserci indispensabilmente qui e ora, senza superficialità e complicanze, con quella umanità e quel calore che solo così saprebbe affrontare climi gelidi.
Ma il gelo che tutti possiamo concordare come davvero nemico é, sami o no, la cultura imperante cui ci stiamo pericolosamente abituando, fatta di sotterfugi, perdite di tempo, complessità, cattiverie, individualismi:  Insomma senza la minima percezione che non si vivrà in eterno nella nostra bambagia e nel nostro volare spesso mediocre, sognando denaro, affermazione sesso lussurioso e potere a costo di far molto male a tutti noi stessi compresi. Non idealizzo niente e nessuno é chiaro, siamo tutti differenti e meravigliosi come popoli ma ogni specificità implica sempre aspetti anche positivi, così che i sami molto probabilmente su parecchie cose han da insegnarci a noi italiani, dalla storia e cultura e arte riconosciute in ogni dove ( e di cui manco di curiamo granché! come se potesse rimanerci per sempre).
Oggi non credo sia un caso che nella festa della nostra repubblica racconto di un altro popolo lontano, con una punta di critica per il mio bellissimo paese Italia.
E' davvero un punto importante considerare che tutto ciò che non fa parte della nostra utilità e della sfera solita di conoscenza (anche sia musica americana, ecc) non trovi granché entusiasmo e curiosità. 
E' un concetto di "OLTRE", oltre noi la nostra conoscenza il nostro limite, il quale non banalmente comprende davvero molte cose che non vanno tra popoli e nei popoli stessi. Non é un dettaglio.
La mia amica Zhulema ha organizzato questo evento per far conoscere la sua terra e le sue origini in occasione del suo compleanno, che nei sami é un'occasione festeggiata con grande amore e gioia da tutta la comunità. Le partecipazioni sono state, forse un pò prevedibilmente ahimé, poche perché non in tanti interessati alla Lapponia, ma comunque sentitissime e davvero belle, tutte uniche e originali seppur nella loro semplicità. Perciò i miei più grandi complimenti ai miei cari amici.
Tenendo conto che non poteva trovare casa più accogliente del gruppo di amici Escluso Mortimer.

A volte mi rendo conto che la Casa vive nel nostro cuore, nel nostro amore. Ho imparato ad attingervi di recente, certo anche coi miei vissuti e ricordi affettivi più positivi. E' un posto che io chiamo spesso "Caldino".
E ieri é stato un momento caldino, terminato con un omaggio musicale di Zhu composto per quell'intima occasione.
Grazie dal cuore Zhu, la tua semplicità e la tua fatica in un mondo realmente freddo a volte, competitivo, confrontato e cattivo, é anche Casa mia. La tua amicizia e il tuo cuore sono ora insieme ad altri mattoni.
Che la mia amicizia sincera e così quella di Escluso e di tutti noi siano d'ora in poi il tuo sicuro lavvu.
Sami Roby.

ECCO I LINK
Gruppo Escluso Mortimer club degli Amici:  https://www.facebook.com/groups/762863463741929/

Sito di Zhulema Mariani dove trovare anche i miei disegni:  http://ilvolodellafenice.webprivato.it/

Pagina fb Il volo della fenice:  https://www.facebook.com/zhulemaonline?fref=ts




venerdì 4 aprile 2014

AVVENTURE DI UNA PUTTANA PER BENE di Stella Jolì

E proseguiamo con le recensioni, stasera tocca ancora alla mia amica Stella Jolì.
Sì mi direte, ma sei proprio fissata con queste storie porno. Non so in effetti come sia capitato che anche questo libro di Stella lo abbia divorato in pochissimi giorni, in realtà era nell'ordine dei tanti libri di amici che ho comprato e intendo recensire. Va bene, va bene lo so, per quanto mi motivi vi piace più la versione che io sia un tipino di un certo tipo. 
Non ve ne distolgo e allora, ok.
A parte gli scherzi (!) ho incominciato a leggere questo libro, quello precedente che ho letto di Stella parlava di gay ora il romanzo parlava di una donna. Da un lato non poteva sussistere più la mia perversione vouyeristica di maschi gay ma aldilà delle fantasie ero proprio curiosa di capire come Stella avrebbe raccontato una donna, che dal titolo si annunciava pure un gran bel tipetto. Una stronzona! altro che scoprirò. Dunque inizio.
Ecco già nelle prime pagine un sacco di elementi che toccano la mia sensibilità e il mio vissuto. Intanto uno di questi protagonisti é un tale dottor D'Onofrio e chi mi conosce sa che di psichiatri e terapeuti ne ho conosciuti a bizzeffe...oltretutto questo D'Onofrio é tutt'altro che emotivamente (anzi sessualmente) poco implicato, é proprio un farabutto del livello più ambizioso! Alla larga!
Eh no. E' questo il punto, ogni passaggio di questo scritto di Stella sa provocare condanna e giudizio, presa di parte. Il fatto é che nulla vi risulta infine essere almeno in una certa ottica condannabile, etichettabile e Stella abilmente lo introduce già dal titolo forte in copertina. Tutto un marcio che si sviluppa e si sussegue e si intreccia e rafforza avvicendevolmente ma perché, se non per il motivo che si giunga a capire, che quanto accade é per lo più solo un contenitore vuoto e privo in sé stesso. Tutto quello che sviluppa e genera ora dolore ora questo e quest'altro non merita né é soggetto in questo testo al giusto/sbagliato, é questo che Stella ci comunica raccontando una vicenda che possa trovare anche immediato e spontaneo disdegno.  Unanimamente verso tutti questi aspetti che Stella prende e racconta qui, dei tabù o delle condotte  immorali, si trova inizialmente e d'istinto difensivo anche una critica al libro. E tutto può accadere, che il libro sia misogino, maschilista, che fomenti l'abuso sessuale, che fomenti anche solo la rinuncia ad ogni morale.
Vi parla una secondo cui l'emancipazione femminile é ancora fin troppo poco raggiunta, e oggi non meno negata seppur in modi differenti da un tempo. Insomma qualcuno a leggere dei miei scritti mi definirebbe anche un'agguerrita  femminista. Non amo essere alcunché, sono io finora e ne sono felice.
Stella non é comunque stupida e sa che uno strumento di tal genere come la vicenda raccontata possa in realtà esprimere il messaggio di fondo, che non mi é facilmente traducibile in poche righe, se non invitandovi a leggerlo ma già posso dirvi una cosa: Venga mostrato il fango, e solo a quel punto di onestà si comprende in noi lettori turbati che nulla ha in sé il senso di giusto o sbagliato se non quello che parta da noi.
Il termine PUTTANA ne diventa il simbolo più clamoroso. Mi spingo a dire che diventa il simbolo della società cosìdetta civilizzata. Pensiamoci: Cosa ha in sé di sbagliato una sessualità femminile liberata ed espressa come nelle oneste e bellissime fantasie sessuali che coltiviamo tutti noi? Perché questo é il concetto, non il lucro del corpo. Da dove parte davvero quel senso di sbagliato o aberrato o persino demoniaco che noi diamo a questa ed altre cose? Io credo che Stella voglia anche iniziare a porci guardandoci negli occhi questa domanda, nel modo che gli si confà umilmente cioé narrare in sostanza di forti e appassionate fantasie pornografiche che non trovino nella triste realtà alcuna collocazione e congruenza possibile.
Questo aspetto ha prodotto un mondo represso e per paradosso molto più perverso, questo parere ve lo aggiungo cogliendo l'occasione dell'argomento. C'è moltissima confusione e non siamo affatto educati e riconoscere sentimenti e distinguerli, é questo il nocciolo. E come Stella stessa dice, viviamo di "mi é stato insegnato" ecc. e infatti non a caso nella storia sbuca pure un uomo di Chiesa.
Io credo che siano i sentimenti molto più del sesso a voler essere liberati e accolti, e amati.
Tanto che Stella riesce a rendere anche ironica la situazione, proprio perché da lei è privata in partenza di colpa e vergogna. Questo d'altronde può permettere un romanzo molto più di altre cose.
Ma veniamo meglio a noi, nel dettaglio.
Ora, quando D'Onofrio ha combinato quel che ha combinato mi son sentita di volerlo fucilare ben più di Adriano (il protagonista principale), e qui però é subentrato che nel male é accaduto qualcosa di positivo.
Per noi, perché per mio parere Rebecca é stata danneggiata. E questo pure fa un libro, permette di raccontare un danno e lo fa al servizio di noi lettori. Un libro qualsiasi fondamentalmente é in sé un pretesto.
Va oltre, e permette cose bellissime.
Accade poi che una bambina venga violentata, e con umiltà incommensurabile di tal fatto Stella senza alcuna ipocrisia narra anche l'eccitazione e la sollecitazione della ragazzina. E' un punto elevato del libro, alla faccia della semplice pornografia coatta. In realtà io proprio per l'aspetto dei sentimenti non sono incline a pensare che il sesso sia capace di liberare, o che faccia sempre bene. Parere personale, ma possiamo forse più concordare che é la libertà prima a concedere il sesso poi. Invece qui accadono le più perturbanti violenze, i più crudeli usi. Ma questo é un altro aspetto del libro, la denuncia. Queste azioni cattive sono solo il simbolo corporale anche qui, di un mondo impregnato di utilizzi e rancori e danneggiamenti. La storia ha in sé anche una grande irreversibilità, ha il suo lato drammatico e però é più implicitamente tra le righe.
Altro punto significativo é quando Rebecca si sente liberata dalla colpa, riconoscendo un colpevole nella sua vita, e solo così può concedersi una libera sessualità. Sembra emergere un eterno conflitto tra i propri desideri e le leggi degli altri, non tanto in Rebecca che poi non credo sia così riconciliata, e così pure in noi l'eterna confusione tra libertà e Libertà. Sul finire la riappacificazione col marito ha connotazioni di disprezzo e di accettazione. Ancora una volta riempito da me. Che ci rimango male lì per lì, umiliata nei panni di una qualsiasi donna, quando lui pronuncia la fatidica parola conclusiva. 
Ma a Rebecca proprio non dispiace affatto questo gioco e chissà se Stella ci aiuterà meglio a capire in altre storie che attenderemo con fiducia e gioia, come faccia.


 




lunedì 17 marzo 2014

SUL FILO DI INTERNET di Escluso Mortimer

OVVERO IO CON GIOIA ESCLUSA E LA GRANDISSIMA MAGIA DELL'UMILTA'

Ho conosciuto un amico caro, ormai sono passate diverse settimane da quando gli ho chiesto amicizia, diciamo abbastanza in contemporanea con Sauro e Stella e amici. Tutti abbastanza insieme parte della mia vita.
Lui saluta dal gruppo di Mondo dello scrittore con frequenti giao, anzi così: GIAO:-) e penso per un pezzo che questo saluto sia di Sauro Nieddu. Tutti i miei amici hanno qualcosa di infinitamente loro, di cui mi rendono dono e che mi trasformano un pochino di più ogni giorno e con amore: Sauro é un uomo sui quaranta la cui anima tenera, disponibile e rispettosa con tutti trascende qualsiasi età e atteggiamento condizionato, tanto quanto le sue parole superano le -seppur assai veritiere- sembianze pseudonime di un simpatico lucertolone occhialuto e la "freddezza" di uno schermo. Stella dal canto suo ha una limpidezza sessuata e sconfinata. "Becky Loose" ovvero Roby Sacchi ha l'entusiasmo e la fiducia di potermi conoscere meglio, e nel suo raccontarsi mi ricorda subito. Così che presto, in tutto questo, si aggiunge Escluso Mortimer in modo peculiare lo potete immaginare se gli siete amici, io dunque lo aggiungo in quel febbraio perché é simpatico, gentile e amico di Sauro forse, ma quel suo fare ha qualcosa di più che presto scoprirò e definirò meglio.
Appena conosciuti mi dice che voleva chiedermi amicizia da tempo e che però era bloccato da settimane. Rimango un poco sorpresa e lusingata di questo, allora ho fatto bene gli sono a mia volta simpatica, penso tra me. Che bello! ^^
Arriva anche il momento in cui mi chiedo se Escluso non sia un pò suonato. Cita spesso di un telefono di cartone che possiede e le foto che lo ritraggono sembrano mostrare il naso in primis di un signore in età avvolto nel mistero da sciarponi o cappelli. 
Ebbene questo nuovo amico esprime ed é, anche attraverso questo romanzo appena concluso "Sul filo di internet" una quintessenza dell'umiltà. Impossibile che ogni passaggio del suo romanzo non sappia strappare un pieno sorriso sincero, a me é accaduto in ogni riga del libro...e anche in chi non  lo conosce se riesco a immaginare per come credo: Una poesia che lui esprime non solo nello scriverla ma in sé, come persona piena colma di incanto e difesa semplicità, nonostante ci si può rendere presto conto da qualche parte che Mortimer ne abbia ben vissute e forse proprio a senso di ciò. Chissà.
Fin dalla prime battute Mortimer va oltre la semplice stesura di un "buon romanzo": Egli esprime qualcosa di più, una magìa dell'essere che a volte spiazza a volte é persino profondamente autoironica.
Non gli interessa in priorità assoluta, é evidente, scrivere una storia impeccabile o "perfetta", o per meglio dire negli schemi, o dagli intrecci difficili, troppo ambiziosa di consenso insomma...per quanto sia un validissimo libro: Potete notare presto che lui con la sua umiltà bagna il naso a tanti romanzieri esordienti convinti e arroganti, e sarò certo di parte nel mio entusiasmo e come suggerirebbe la stessa umiltà...é così perché ne sono felice, gli voglio bene, tutto qui.
In realtà Escluso sa scrivere decisamente bene sia in struttura trama che nel resto, ma semplicemente é uno stile suo suo più o meno consapevole, non ne posso dire lo sa solo lui e forse rimarrà anche questo nel beneficio prezioso del mistero. Nel frattempo, tra una pagina e l'altra de Sul filo di internet, tra una poesia e le mirabolanti vicende si narra di questo Chris col quale presto si riesce a trovare un contatto empatico: Dapprima con queste magagne che ha economiche che lo conducono ad arrangiarsi con dignità,  sempre con questo spirito esemplare mai perso di estrema fiducia e semplicità. Poi nel seguire si aggiunge l'amore vissuto con la medesima semplicità, dignità e ironia e proseguendo in colpi di scena finali, verso un senso del romanzo niente affatto anticipato, profondo specie nel tocco delicato verso il tema della disperazione. Delicato, sì, leggero e puro: Come poesia, come é lui, come sono tutti gli esclusi del mondo, anche tutti noi quando in certi attimi con gioia ci concediamo marginalità e amore. NOi che cerchiamo amore e che ci sentiamo amici di tutti. Noi. Veri. Cioé incredibilmente inclusi.




venerdì 7 marzo 2014

AVVENTURE DI UN GAY PER BENE



Recensione-dedica per AVVENTURE DI UN GAY PER BENE di STELLA JOLI’
A cura di Roberta Gelsomino

Incontrai la prima volta Stella sul gruppo fb de Il mondo dello scrittore. Mi ero imbattuta in Sauri nello stesso gruppo, e creature di ogni tipo e foggia ma devo dirvi che gli esseri veramente anomali e strani li ho incontrati più nella cosiddetta realtà: Persone amiche e persino vicine che credevo di poter conoscere un pelino avendole vissute con -seppur breve- intensità.  Nel gruppo di mondo dello scrittore già da molti mesi dal mio approdo respiravo un atmosfera affettuosa e gentile,  intenerita da questo bisogno comune che constatavo di condividere sentimenti e stabilire un contatto significativo, e potendo conoscere nuovi amici: Olly con i suoi versi puntuali e bellissimi, mi ha per la prima volta suscitato quell’interesse che io cercavo di stimolare a mia volta in qualche mio lettore possibile. Per la dolcissima Roberta Sacchi non è stato difficile catturarmi; Fabio lo notavo così contento di postare e promuovere più che poteva i suoi colleghi e amici quanto e più di sé stesso e me ne intenerii subito, Seba non da meno mi prendeva con le sue poesie, di Rita non potei non accorgermi del suo entusiasmo anche da parte sua e dei suoi scritti tra i quali quello splendido sulla maturità di un ultimo 7 giorni di follie, la tematica sulla pagina bianca.
La presenza nuova di quel culetto in tanga non mi differiva, o diciamo meglio in realtà sì, perché mi entusiasmo’ nell’immediato: Non c’era un motivo preciso forse, solo notai questo avatar esplicitamente sessuato e sentii di volerlo seguire. Lì per lì ho anche pensato, che ci fa qui? Per me non era un disagio di sicuro, ma ero curiosa verso gli altri.
I nostri Irma Andrea ed Elisabetta non smentendosi l'hanno accolta con molto amore. Poi cercai di capirne.
Dietro, pensai, c’è senz’altro una ragazza che come me ha sensazioni e più tempestiva di me racconta di mondi sessuali e vitali, incredibili e meravigliosi quanto i miei. Passò intanto del tempo, Stella a sua volta la sentivo interessata alla mia persona e ne ero felice. Dialoghi essenziali tra noi, quasi come a dirci “ehi sono qui”.
Dopo poco ho comprato su amazon Avventure di un gay.  Era un argomento che mi acchiappava tantissimo fin da ragazzina, riferendomi sempre ai maschi e purtroppo sollecitata a imbarazzarmene serissimamente anziché svilupparne ulteriore creatività, come d’altronde già fu con rappresentazioni molto belle e precise delle mie angosce, speranze, e quanto altro.
Iniziai la lettura ma avevo come un timore di essere condizionata e infine vincolata nella libertà della mia fantasia, con quelle storie che mi facevano conoscere cose realistiche.
Leggendo fin dalle prime pagine dopo iniziale tentennamento, son partita in quarta e l’ho letto tutto stanotte e oggi pomeriggio. Devo dire che sì, qualcosa di nuovo l’ho incontrato! Mi leggo questi scenari con enormi peni neri e molte specificazioni e un po’ ne sorrido e un po’ me ne sto sotto le coperte a porta chiusa a leggere con avidità, trovando tutto ciò confortante e del tutto appagante. Non resisto di volerne sapere del seguito d'un occhiolino in spogliatoio e più vado avanti più spero in un bacio tra i due protagonisti, e così via vengo esaudita anche di un tal poliziotto omofobo e ruspante. 
La cosa nuova è stato trovare forti sentimenti simili ai miei. Ho come impressione che dietro tutto quella parvenza di sesso materiale, a tratti buffo ci sia un sentimento e una ricerca di contatto più importante di quel che pensavo: Va da sé che Stella ne scrive e ne fa libri. Sì il romanzo è pornografico, ma mai violento o disturbante almeno per quanto mi riguarda, sempre delicato sempre stimolante e sempre gentile anche nelle scene abbastanza forti. L’autrice racconta di vicende che hanno l’aria di fantasie sessuali appagate e realizzate ed é questo un'altra virtù: Leggo la legittimità del sesso, semplice com’è, con una parte conclusiva che lascia intuire il seguito di questo percorso di libertà.
Qualcuno potrebbe obiettare che siano argomenti facili e che sia un messaggio persino superificiale.
Stella però si presenta già palesemente come scrittrice di storie porno-erotiche; L’argomento cattura ma non implica che sia facile o voglia passare attraverso un facile seduzione, almeno io non la leggo così.
Il sesso sappiamo semmai che è un tabù e le vicende bisessuali di Giovanni le vedo simbolicamente come il percorso di tutti noi, essere noi stessi nella nostra semplicità fino al punto di scelte pazze e rifiutate appieno dal resto ma coerenti con il nostro cuore. 
Spero in altri romanzi da leggere presto, scritti da Stella che fino in fondo si mostra nella sua verità, ben lontana da maschere come può sembrare e condividendoci il sentimento di potersi raccontare con gioia in tutti i suoi colori, come la cosiddetta realtà, tra ruoli imposti e condizionamenti e dinamiche e difensive altrui non ci permette poi così spesso. Questo mi prevale.
Ti voglio bene. 


mercoledì 1 gennaio 2014

Essere buoni lettori è fondamentale se si è scrittori?



Attingere ad altri lavori certo aiuta sempre, sia come atteggiamento di apertura e di ascolto che come arricchimento oltre la nostra visuale solita, e questo aiuto sappiamo vale per tutte le espressioni artistiche e non solo.
Però mi piace molto l’idea di lasciare un bel pò a briglie lente la fantasia dei primi anni. Io personalmente sto facendo questa scelta proprio perché sono agli inizi, e ho necessità primaria adesso di esprimere terapeuticamente il tanto eccessivo che ho accumulato, e che ora so meglio comunicare.
Per me una terapia di questo tipo é preziosa per il mio relazionarmi compromesso, apparte la scioltezza che ho qui su internet e che infatti non a caso é testo scritto.
Non credo sia poca umiltà da chi ama scrivere non riuscire a leggere un libro al giorno, penso...anzi considero che non ho mai nascosto di aver letto che pochi testi ( pochissimi rispetto un lettore accanito ma non proprio contati su una mano -e approfonditi e cresciuti nel mio cuore soprattutto-). :-)
Un ragazzino può anche arrivare a capire difficili nozioni di psicologia  passando prima di sua iniziativa per enciclopedie naturalistiche o di matematica, oppure una bambina sa inventarsi una bellissima poesia sul suo diario senza saperne nulla dei poeti più noti cui magari a tratti può anche somigliare. E' un esempio che mi viene ora che forse spiega meglio di me. Questa fonte nutre la fantasia, e va colto poi ci sta appieno che studiare fa solo ulteriore bene. A me piace molto leggere testi di scuola che non ho certo assaporato nella competizione e nell'affanno generale dei tempi di maturità.
Ora trovandosi tutto su internet posso accedere e nutrire la mia curiosità trasversale, che ammetto ha avuto una picco di attività di sola e appassionata lettura ormai molti anni fa. Anche questo a sua volta permette l'immaginazione più fertile.
Penso perciò che la lettura e l'espressione si nutrano a vicenda infine, nell'immagine vicina a qualcosa che entra e qualcosa che esce.
L'arte rimane comunque un espressione creativa più che viscerale, cioé svincolata a qualcosa da improntare troppo fortemente al passato ( e nella scuola -scuola in generale sottolineo- c'è spesso un rischio di omologazione e di insegnamento del tipo, "i grandi miti del passato e tu l'allievo che ne ha solo e soltanto da imparare). Non è già un esempio trasmesso di ascolto vero, penso.
Svincolata l'arte dagli schemi rigidi perpetuati, che per quanto utili passano quasi sempre idealmente in primo piano, e non che come detto non debba esserci forte infarinatura di nozioni intellettive; Ma devono essere un precisissimo Strumento Comunicativo (canale) per qualcosa che è legato ai sentimenti (messaggio) come tutto quanto realizzato dalle persone lo é del resto. Diceva qualcuno, imparare prima le regole e poi “distruggerle”, ad esempio Picasso che disegnare anatomicamente sapeva, eccome.
Il paradosso è che pur passando in assoluta importanza idealmente e teoricamente, di fatto lo strumento tecnica é un frequente virtuosismo concepito nell'idea comune spesso che per solo le elite degli acculturati scrittori, come se sapersi esprimere chiaramente e con precisione non riguardasse la semplice babelica quotidianità, o altre interessi; La tecnica infatti succede  ad un impulso conoscitivo e lì vado ancora a parare all'aspetto sociologico e limitante di tutto questo, che non può prescindere da chi ne é inserito e in particolare da chi ne é portavoce artista.

Presentazioni



Ciao a tutti, mi presento.
Avrò poi ben modo di approfondire le presentazioni in questo neonato blog :-) Intanto il mio più caro e onorato benvenuto a te che leggi tra i primi.
Mi chiamo Roberta Gelsomino, ho 34 anni e semplicemente…amo scrivere.
Spesso qui vi parlerò di argomenti, e la scrittura mia passione andrà forse per la maggiore. Avrò tempo e dedizione per inserire molti altri contenuti, oltre all’arte letteraria. Sicuro proverò a rendere questo blog uno spazio dove potervi trovare anche altri amici e colleghi artisti e scrittori, e le splendide cose che realizzano. Pian piano ci organizziamo bene per questo blog sul mio piccolo mondo e poi sempre più attento in divenire ai vostri mondi. Nell’idea immagino di decentrarmi molto infine, lasciandovi uno spazio che cercherò con umiltà e capacità che riesco possa essere per voi utile e e valido.
Ma non proiettiamoci nel tempo più o meno lungo e intanto direi di cominciare.
Grazie della fiducia e della lettura, a presto!